Barbieheimer, i pericoli di non adeguarsi alla cultura del mercato di riferimento

Il fenomeno Barbieheimer ha conquistato le reti fin dall’annuncio dell’uscita dei due film nello stesso giorno. Gli utenti delle reti hanno colto l’occasione per pubblicare messaggi e meme che hanno dato visibilità a entrambi i film. Tuttavia, questo fenomeno non è stato ben accolto in tutti i mercati.

Una battuta d’arresto nel mercato giapponese

Mentre lo studio Warner Bros ha sfruttato questo nuovo movimento nato sulle reti come un’ulteriore azione di marketing, interagendo in modo positivo con questo tipo di pubblicazioni sui social network, il mercato giapponese non l’ha presa affatto bene.

L’account del film Barbie su Twitter, adesso X, ha commentato in modo infelice una delle immagini di Barbieheimer: “Sarà un’estate da ricordare”. Non importa però che il 6 agosto 1945 sia stata bombardata la città di Hiroshima (Giappone) e che il 9 agosto 1945 sia stata bombardata la città di Nagasaki (Giappone). Le prime bombe atomiche utilizzate direttamente sulla popolazione civile.

Un chiaro esempio di trascuratezza dell’internazionalizzazione

Il film di Oppenheimer è basato sul libro American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer e racconta la storia del fisico e matematico J Robert Oppenheimer, che divenne il padre della bomba atomica durante la sua permanenza nel Progetto Manhattan.

Questo progetto fu responsabile del bombardamento di Hiroshima e Nagasaki nel 1945. Secondo alcune stime della tragedia, più di 250.000 persone furono uccise da queste bombe atomiche.

Non sorprende che il tono scherzoso e animato di Barbieheimer non abbia avuto successo in Giappone. Le immagini create dagli utenti per illustrare l’estate condivisa tra Barbie e Oppenheimer, che combinano diversi elementi grafici, tra cui le esplosioni, sono state interpretate come una banalizzazione e una parodia di quanto accaduto in Giappone nel 1945.

Geschichte und Kultur in der Sprache

Una lingua non deve essere intesa solo come un insieme di regole e strutture. Nella traduzione, sappiamo che una lingua è un elemento vivo e che il suo scopo di comunicazione è soggetto a un’evoluzione storica e culturale che ha un impatto diretto e indiretto sulle strutture grammaticali e sulla morfologia.

Ciò lo si vede chiaramente in:

  1. Strutture grammaticali influenzate dall’esistenza di una gerarchia sociale. La differenza tra registro formale, standard e colloquiale è il risultato di questa situazione. Questi registri cambiano nella loro applicazione a seconda della lingua e del paese di destinazione.
  2. Metafore e modi di dire rivelano aspetti unici della storia del Paese d’origine e delle esperienze collettive della società. Sintagmi che, pur contenendo un significato che possono condividere con altre culture, sono espressi in situazioni e contesti con una denominazione di origine unica.
  3. Cambiamento dell’uso e appropriazione del significato. Un’unità terminologica, così come una singola parola, può variare nelle intenzioni e nel significato a causa dell’evoluzione dell’uso della lingua a cui appartiene. Un evento storico o l’uso inappropriato di un termine possono cambiare drasticamente la sua percezione da parte del parlante.

Tutti questi fattori residenti in una lingua sono fondamentali per un’internazionalizzazione sicura in un nuovo mercato. Ecco perché la figura di un traduttore madrelingua nella lingua di destinazione è così importante.

Stiamo parlando di una figura linguistica professionale che non solo ha una conoscenza della lingua a livello nativo, ma conosce anche tutte queste connotazioni e ne subisce quotidianamente l’impatto.

Brand Shaming e il suo inarrestabile effetto alone

Questa situazione ha provocato il Brand Shaming nei confronti di entrambi i film e anche delle aziende ad essi associate.

Quasi immediatamente è stata creata una petizione su Change.org con l’obiettivo di fermare le pubblicazioni con gli hashtag #barbieheimer o #barbenheimer. Allo stesso tempo, l’hashtag #NoBarbenheimer è diventato tendenza sui social network.

Questa situazione ha spinto la filiale giapponese della Warner Bros a rilasciare una dichiarazione critica nei confronti della casa madre della produzione.

Anche la doppiatrice di Barbie per la versione giapponese, Mitsuki Takahata, ha espresso il suo malcontento per questa tendenza sui social network e ha avvertito del suo possibile abbandono del progetto.

La localizzazione è una fase necessaria dell’internazionalizzazione di un prodotto, servizio o marchio. È un processo delicato che deve fare affidamento sull’esperienza e sull’azione di un team madrelingua nella lingua di destinazione. Evitare il Brand Shaming e il suo inarrestabile effetto alone sull’immagine del marchio e sulle aziende o azioni ad esso associate è una delle nostre priorità in ogni nostro progetto di traduzione.

Vantiamo del supporto e del lavoro di traduttori madrelingua che conoscono la loro cultura, che traducono e localizzano i contenuti, in modo che l’internazionalizzazione delle aziende che si affidano a BigTranslation sia un processo sicuro ed efficace.

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