Come tradurre su WPML (parte I)

Cómo traducir en WPML (parte I)

Dopo l’installazione e la configurazione del plugin WPML di WordPress, arriva il momento di tradurre i contenuti del tuo sito web. Diamoci da fare!

Dopo l’installazione e la configurazione del plugin WPML di WordPress, arriva il momento di tradurre i contenuti del tuo sito web. Diamoci da fare!

Anche se ci sono molti modi di localizzare e tradurre i contenuti su WordPress, il miglior modo è, senza alcun dubbio, essere il proprietario o avere l’accesso come amministratore. Su BigTranslation ci focalizzeremo su due casi: sei traduttore e desideri tradurre il tuo sito web o sei traduttore di un sito web a cui hai accesso come amministratore.

Tradurre il titolo e la descrizione breve del sito web

Prima di iniziare, è necessario ribadire che per poter accedere alla traduzione di questi due elementi, devi acquistare la versione completa di WPML, poiché è necessario avere il supplemento WPML String Translations installato, in italiano Traduzione delle stringhe, il componente aggiuntivo che ti permette di tradurre tutto quel che non sia una voce, una tassonomia o una pagina.

Adesso sì, cominciamo. Per quanto riguarda i motori di ricerca, sia il titolo del sito web che la descrizione breve sono vitali, per il fatto di offrire le informazioni più rilevanti rispetto alla tematica del tuo sito web. Quindi non c’è nessun dubbio che la loro traduzione sia fondamentale.

Questi dati così necessari sul tuo sito web di WordPress li potrai trovare nel menù Impostazioni > Generali.

Per tradurre tutti questi elementi, dovrai accedere a WPML > Traduzione delle stringhe. Una volta lì, nel menù a tendina “Selezionare stringhe all’interno del dominio, seleziona il contesto WP” (tra parentesi è indicata la quantità di stringhe) e fai clic sul pulsante ricerca. Ora ti resterà solo da cliccare sul link “traduzioni” e cominciare la traduzione in ognuna delle caselle abilitate per le lingue.

Tuttavia, la traduzione delle stringhe non si utilizza unicamente per questi elementi; in un’altra sezione vedremo come tradurre i widget e altre stringhe, semplicemente scegliendo un altro contesto nel menù a tendina.

Tradurre le pagine e i loro elementi

Una volta tradotti il “nome e cognome” del tuo sito web, è il momento di dedicarsi alle pagine. Nel caso avessi dubbi, le pagine su WordPress sono quelle che incorporano tutto il contenuto statico, come possono essere le tipiche “L’azienda”, “Contattaci”, “Cosa offriamo?” e, ovviamente, la pagina principale, chiamata anche Home.

Entrando nel merito, per tradurre questi elementi devi dirigerti al menù di pagine su WordPress e fare click sul segno + che si trova accanto ad ognuna di loro. Una volta fatto questo, ti comparirà una pagina in bianco, la traduzione della pagina che hai selezionato.

In seguito, per poter vincolare, anche se in maniera indipendente, la pagina in lingua originale e la pagina nella lingua tradotta, sarà necessario fare click su “Copiare contenuto dall’Italiano”.

Esiste un’altra opzione, fare click su “Sovrascrivere col contenuto in Italiano”, anche se in questa guida WPML non la consigliamo, per il motivo che, in futuro, ogni cambio nella pagina originale produrrà un effetto a catena nelle pagine tradotte.

Senza alcun dubbio, i primi elementi che dovresti tradurre sono il titolo della pagina e l’URL; nel caso del titolo staremmo parlando di un titolo breve come quelli che abbiamo menzionato in precedenza: L’azienda, Cosa offriamo?, ecc. e nel caso dell’URL (slug nello specifico) sarebbe tradurre la parte finale dell’URL, come potrebbe essere https://www.bigtranslation.com/it/interpretariato e la sua traduzione francese https://www.bigtranslation.com/fr/interpretation

Occorre evidenziare che, solitamente, lo stesso WordPress crea automaticamente lo slug col titolo della pagina, ma può capitare che tu voglia dargli un nome diverso, per cui dovrai fare click su “Modifica” e modificarlo.

La traduzione del contenuto la puoi fare direttamente nella casella di testo, anche se dovrai tenere in considerazione vari elementi:

  • Normalmente si consiglia di tradurre nella parte “Testo” (scritta in html), se fai un po’ di attenzione e conosci i formati di testo di WordPress, anche se è più semplice e rapido fare la traduzione nella parte “Visuale”. Il nostro consiglio è di tenere aperta la pagina originale mentre stai modificando la pagina tradotta. In caso di dubbi, puoi sempre consultare le etichette nella parte “Testo”.
  • Devi tenere in considerazione gli shortcode (un esempio potrebbe essere un pulsante). Anche gli shortcode, simili a etichette html, hanno solitamente bisogno di essere tradotti, per cui nella parte “Testo” localizzerai la parte da tradurre tra parentesi quadre ([ ]), anziché tra i più frequenti < >. Il nostro consiglio perché tu sappia esattamente cosa tradurre è di tenere aperto il sito in contemporanea, un’informazione visiva di grande valore. A titolo di esempio, uno shortcode di pulsante sarebbe [Button text=”Più info”], la cui traduzione in inglese sarebbe [Button text=”More info”].
  • Inoltre, non puoi dimenticarti dei link. Nel caso in cui il contenuto della tua pagina contenga link ad altre pagine e/o voci, dovresti cambiare l’URL in quello della lingua in cui stai traducendo.

Una volta che hai tradotto il contenuto, ti mostriamo come proseguire con una delle parti più importanti: le opzioni SEO. Quando dovrai tradurre queste sezioni, non è importante quale plugin SEO utilizzerai, dato che dovrai tradurre queste meta-etichette:

  • Titolo del documento, chiamato anche title, l’etichetta più importante del SEO. Questo testo è quello che si vedrà nella parte superiore del browser in ognuna delle pagine, e sarà anche il titolo che comparirà nei risultati di ricerca, come in quelli di Google.
  • Descrizione della pagina o description. Come indica molto bene il suo nome, è il testo che descrive le pagine in maniera breve. Solitamente, i motori di ricerca la collocano sotto l’URL nei risultati della ricerca.
  • Parole chiave, conosciute anche come keyword. Le parole chiave sono una lista di termini che descrivono la tematica della pagina. A loro tempo erano richieste dai motori di ricerca, ma ora no, anche se bisogna tenere in considerazione che alcuni motori di ricerca (un esempio è Yandex) le continuano a considerare e che un loro uso scorretto può influire sul posizionamento.

A continuazione, ti mostriamo uno screenshot cosicché tu possa verificare i riquadri che ti compaiono con le opzioni SEO. Nel nostro caso, utilizziamo il plugin WordPress SEO by Yoast.

Diventa un esperto di WPML!

Se ne vuoi sapere di più, non perdere la nostra offerta:

4.2/5 - (11 votes)